Bresso, Novembre 2014, Spazio Bresso Cultura (ex Ghiacciaia)
Mauri e la pittura:
Mauri è la pittura!
Non si può iniziare in modo diverso un ragionamento sull’arte di Roberto Mauri.
Stupendo interprete della modernità, acuto osservatore – certamente non politicamente corretto – della nostra società, ha saputo, sfruttando sapientemente le innate capacità tecniche, percorrere il nostro tempo con la coerenza dell’artista che, come scrivevo ormai molti anni fa, “non ha paure o timori nel dimostrare il proprio amore per Giotto o Paolo Uccello, per Leonardo o Bruegel, anzi tramite loro e “con” loro porta avanti un progetto nato circa trent’anni fa e sempre rispettato, con le intuizioni dell’artista e la modestia di chi, amando profondamente la pittura, sa di non poter prescindere da essa, cioè dal “dipingere”.
Ripetizioni? No! Continuità nell’innovazione, con una mai conclusa ricerca dei materiali, dal supporto – chi fra di noi vecchi amici non ricorda le stupende “sete” di Roberto – all’utilizzo di materiali diversi (olio, tempera, acrilico, matita, ecc..) sapientemente “mescolati” per raggiungere e coinvolgere il riguardante.
La lunga amicizia, la sempre immutata stima e, perché no, anche un “pizzico di invidia” nei confronti di Roberto, mi permettono di chiudere queste poche righe ricordando come ogni mostra, ogni esposizione ogni – oserei dire – sua singola tela, altro non sono che una ulteriore tappa del disegno-progetto di un artista che crede nel lavoro, nella ricerca portata avanti con un disincanto condito da quella sana ingenuità giustamente esaltata da Paul Klee. Grazie Roberto!
Enzo Errani